L'Admministrazione dei Porti del Danubio Marittimo (APDM) di Galati ha firmato il contratto per la "Redazione del progetto tecnico per l'esecuzione di lavori d'investimento", che fa parte della prima fase del progetto di terminal intermodale che mette in evidenza la posizione strategica e le facilita tecniche dei tre porti di Galati con la creazione di un terminal intermodale fluvio marittimo-ferroviare che diventerà un hub per il trasporto di merci tra l'Asia e l'Europa occidentale, tramite il canale di Rhin-Main-Danubio.
Il valore della prima fase, che si concluderà il 31 marzo 2020 è di 25.619.781 euro, di cui, finanziamento non rimborsabile della Commissione Europea tramite il meccanismo per collegare l'Europa di 21.776.814 euro, cofinanziamento a carico dello Stato di 3.450.053 euro e contributi dei'investitori privati Metaltrade International Ltd. e New Port Basin di 392.914 euro.
Alla fine del investimento nel terminal intermodale di Galati, la piattaforma multimodale potrebbe essere transitata di 300.000 contenitori, pari a 5-6 milioni di tonnellate di merci all'anno, e creerebbe in 10 anni oltre 50.000 nuovi posti di lavoro.
Questo progetto si svolgerà in due fasi, a causa di vincoli di bilancio della Commissione Europea. Dai 80 milioni euro, il valore stimato di questo progetto, la Commissione è stata in grado di allocare solo 25 milioni, che rappresenta una parte dell'infrastruttura portuale, molo e una parte dei costi ammissibili, compresa la progettazione.